Quando il ciclo fa male: la Dismenorrea

I dolori mestruali toccano l’80% della popolazione femminile, ma solo il 10-15% ne soffre in forma grave

Salve a tutte, oggi vi parlerò della dismenorrea , cioè dei forti dolori mestruali (ciclo doloroso). Il termine dismenorrea proviene dal greco e significa “flusso mensile difficoltoso”, ma il termine è utilizzato in medicina per identificare la mestruazione dolorosa.

Il dolore, di tipo crampiforme, è localizzato alla regione pelvica (basso ventre) e a volte sacrale (parte bassa della schiena), e spesso fa parte di un complesso di sintomi che è la sindrome premestruale , comprendente nausea, cefalea, malessere generale, stipsi o diarrea.

La dismenorrea (dolori mestruali) è un sintomo molto frequente, ma di intensità e durata molto variabile da donna a donna, tanto che alcune donne hanno sintomi lievi o assenti, mentre altre hanno sintomi molto accentuati, che rendono i giorni mestruali un vero incubo, e costringono alla sospensione dell’attività scolastica, sportiva o lavorativa.
I dolori mestruali si possono infatti accompagnare a nervosismo, sbalzi d’umore, stanchezza, diarrea, nausea, lombalgia, tensione mammaria e cefalea.
Dalle varie statistiche si evince che circa l’80% delle donne soffra di un qualche grado di dismenorrea, ma solo il 10-15% ne soffra in forma grave.
In genere, la dismenorrea raggiunge la massima intensità 24 ore dopo la comparsa del flusso mestruale e può protrarsi per 2-3 giorni.
La dismenorrea si distingue in primaria, o idiopatica (di gran lunga più frequente) quando non è riconoscibile alcuna causa organica, e secondaria, quando alla sua base vi sono delle alterazioni degli organi genitali.

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