Non solo mestruazioni

Attorno alle mestruzioni ruotano molti termini, a volte poco chiari o difficilmente comprensibili, ma per capirli dobbiamo conoscerci, cosa succede durante la mestruazione? cos’è l’endometrio? ecc…

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Attorno alle mestruzioni ruotano molti termini, a volte poco chiari o difficilmente comprensibili, che però è importante conoscere qualora alcuni sintomi bussassero alla porta.

Prima però credo sia meglio avere chiaro cosa succede durante la mestruazione poichè, diciamocelo sinceramente, ci viene detto che perderemo sangue una volta al mese ma avere chiaro quale sia il motivo di questo avvenimento e cosa succeda al corpo in quei giorni è tutta un’altra storia!

Una volta al mese si sviluppa nell’ovaio un follicolo all’interno del quale, per merito della stimolazione degli ormoni LH e FSH, matura un ovocita (cioè una cellula uovo); dopo due settimane il follicolo si rompe espellendo l’ovocita che si dirige verso l’utero attraverso la tuba di Falloppio. Se non c’è la fecondazione dell’”uovo”, per mezzo di uno spermatozoo, esso muore e l’endometrio si sfalda provocando la mestruazione.

Ma che cos’è quest’endometrio? È quello strato che riveste la parete interna delll’utero e che si ispessisce per accogliere l’eventuale embrione. Questo processo è infiammatorio e permette il rinnovo dell’endometrio ogni mese, al fine sempre di prepararsi ad una eventuale nuova vita.

Tutto più chiaro? Vediamo allora qualche termine che ha a che vedere con la mestruazione e che è importante conoscere meglio:

MENARCA

La prima mestruazione, che solitamente si presenta tra i 9 e i 15 anni

AMENORREA

Assenza di cicli mestruali. Primaria nelle ragazze di 16 anni, o più, a cui non si presenta il menarca; secondaria in quelle persone che, avendo avuto mestruazioni, vedono un’assenza di più di tre cicli

SPOTTING

Anomala perdita, tra una mestruazione e la successiva, di sangue uterino di colore scuro

CLIMATERIO

periodo di transizione che accompagna verso la menopausa

MENOPAUSA

“Ok per me basta così” (cit. Da ‘Pussypedia’), cioè quando viene esaurito il patrimonio follicolare dell’ovaio e scompare il sangue mestruale. Solitamente si presenta tra i 45 e i 55 anni e viene definita menopausa dopo dodici mesi di assenza del flusso mestruale. Se prima dei 40 anni parliamo di menopausa precoce

OLIGOMENORREA

Prevede dei cicli mestruali più lunghi (più di 35 giorni) causando nell’arco dell’anno un numero ridotto di mestruazioni

POLIMENORREA

la mestruazione arriva in anticipo, perciò il periodo tra due cicli mestruali si accorcia (sotto i 24 giorni)

IPERMENORREA

Mestruazioni eccessivamente abbondanti

IPOMENORREA

Flusso mestruale scarso e di breve durata

MENORRAGIA

Le mestruazioni sono lunghe ed abbondanti (più di 7 giorni)

SINDROME PREMESTRUALE

Caratterizzata da un insieme di alterazioni fisiche e psicologiche che si presentano da una a due settimane prima della mestruazione

DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE

Inserito nel DSM-5, prevede che la sindrome premestruale sia invalidante per la qualità di vita della persona

DISMENORREA

Intensi dolori mestruali, che si presentano qualche giorno prima delle mestruazioni e che possono perdurare per 2-3 giorni dopo l’arrivo del flusso. Il dolore è dovuto alle contrazioni dell’utero che espelle l’endometrio

ENDOMETRIOSI

Spostamento di tessuto endometriale all’esterno della cavità uterina

ADENOMIOSI

Presenza di tessuto endometriale nel miometrio

Perché questo elenco di paroloni dovrebbe essere utile?

Innanzitutto è doverosa una riflessione: se non conosciamo come funziona il nostro corpo, come possiamo comprenderlo a fondo?

E poi, conoscerne il funzionamento può aiutare a capire anche se c’è qualcosa che non va o che potrebbe essere migliorato. Sapere come dovrebbe essere un ciclo mestruale permette inoltre di notare se si presentano dei cambiamenti nell’arco del tempo.

Così come siamo cresciute non parlando della nostra sessualità, delle nostre parti intime e della masturbazione, altrettanto facilmente ci ritroviamo a non contattare de* professinist* qualora avessimo dubbi o perplessità.

Ecco perché questi termini possono aiutare: fare luce su situazioni dolorose, di disagio, di discomfort, di difficoltà, passa anche dal conoscere di più ciò che potrebbe accadere non solo al proprio corpo ma anche alla propria mente ed alle proprie emozioni. E se abbiamo più chiaro tutto questo, diventa più accettabile (perché per essere facile ce ne vorrà ancora a mio avviso) rivolgersi ad un* espert* che possa prendere in carico le nostre richieste e darci un supporto e, perché no, una cura.

Ci viene spiegato dell’arrivo delle mestruazioni (e non sempre!), ma poi il resto lo ignoriamo ed arriviamo a pensare che certi sintomi che proviamo siano normali (come il forte dolore) e debbano essere accettati. Addirittura non ne parliamo con altre persone, senza poter quindi avere un confronto, dando per scontato che sia così per tutte, perchè l’imbarazzo ci frena.

Cosa fare quindi se la propria mestruazione è dolorosa, se i sintomi (anche emotivi) ad essa legati sono importanti, se si presenta diversamente da come dovrebbe, o se semplicemente si ha qualche dubbio? Iniziate facendo una visita ginecologica.

La persona che vi visiterà dovrà raccogliere accuratamente la vostra storia e i vostri sintomi, procedere con un esame fisico, magari un’ecografia pelvica, prescrivervi -se ritenuti utili- esami del sangue, ormonali e, perché no, prendere in considerazione un invio per una valutazione del pavimento pelvico. Valuterà inoltre se siano necessari medicinali o metodi contraccettivi.

Può essere inoltre utile un consulto con un* psicolog* sessuolog* per affrontare gli aspetti psicologici ed emotivi che, come abbiamo visto, possono accompagnare le disfunzioni mestruali. Molto spesso, per aggiustare alcune problematiche, ci si avvale di un team, che può comprendere un* fisioterapista, un* ostetric* e un* nutrizionista.

Le motivazioni di queste alterazioni possono essere infatti tante ed è molto importante conoscerle e curarle, soprattutto se rendono le vostre giornate più pesanti, più difficoltose, più sofferenti.

Chiedere un supporto medico e psicologico permette di individuare le cause di una determinata situazione.

Cercare delle risposte è un diritto e ottenerle un dovere.

Letture consigliate:

Mendelson&Conejo “Pussypedia” -Fabbri Editori

G.Fasoli “Ben venga il piacere” -Le plurali

CIAO! Sono Giulia, psicologa dal 2008. Il mio percorso professionale è sempre stato contraddistinto da svariate esperienze, così come è stata variegata la mia formazione. Forse perchè non mi piace stare ferma, ma trovo invece stimolante mettermi in gioco, provare strade nuove per capire cosa possa servirmi per migliorare. Perchè sì, qualsiasi cosa sentiamo, vediamo, impariamo, proviamo ci sarà di aiuto nella vita (privata e professionale!). Ecco perchè, negli anni, accanto alla mia formazione in psicologia, ho affiancato conoscenze relative alla mediazione familiare, alla relazione di coppia, all’educazione sessuale ed alla sessuologia; passando da approfondimenti vari su educazione, coaching, adozione, massaggio infantile, disabilità. Tutto ciò che ho sperimentato e studiato, mi rende la professionista che sono, con un bagaglio ricco e consapevole di ciò che posso fare per le persone che si rivolgono a me. Ma la formazione e l’approfondimento non finiscono mai, ecco perchè continuo tutt’oggi a seguire corsi, webinar e seminari per poter ampliare i miei strumenti lavorativi.
Visita il mio sito, per saperne di più www.psicologamarchesi.it.

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