L’anello contraccettivo

Salve a tutte, oggi vi parlerò di un altro metodo contraccettivo a base di estroprogestinici che ha un assorbimento attraverso la  mucosa vaginale: l’anello contraccettivo.

I diversi tipi di anello in commercio sono tutti a base di 11.7 mg di etonogestrel (ormone progestinico) e 2.7 mg di etinilestradiolo (ormone estrogenico). L’anello rilascia, giornalmente, 0.015 mg di etinilestradiolo e 0.12 mg di etonogestrel: assicura un effetto anticoncezionale straordinario, con pochi effetti collaterali.

L’anello ha un diametro di 5,4 cm, con uno spessore di 0,4 cm, è formato da etilene vinilacetato, che è una plastica morbida, trasparente e flessibile, biocompatibile, non tossica e antiallergica. E’ consigliato, quindi, a tutte le pazienti intolleranti al lattice o al lattosio (che quindi non possono assumere la pillola poiché il rivestimento contiene lattosio), è indicato anche a coloro che soffrono di diarrea o gastrite poiché la via di assorbimento è attraverso la mucosa vaginale.

Deve essere inserito in vagina il primo giorno del ciclo. L’anello, essendo flessibile, si comprime tra pollice ed indice e s’inserisce in vagina cercando di spingerlo delicatamente in alto, (alcune marche contengono un dispositivo per l’inserimento tipo assorbente interno) e resta in sede per 3 settimane, trascorsi i 21 giorni la paziente rimuove l’anello inserendo l’indice in vagina e tirandolo verso il basso. Dopo 7 giorni di pausa , periodo durante il quale arriveranno le mestruazioni, viene inserito un nuovo anello vaginale per altri 21 giorni. L’anello deve essere inserito e rimosso lo stesso giorno della settimana (es. mercoledì) ed alla stessa ora (entro 12 h dall’ora di inserimento o rimozione).

Se durante il rapporto l’anello da fastidio (alla paziente o al partner) può essere rimosso e reinserito entro 3 h (dopo essere lavato con acqua corrente).

Vantaggi (1)

L’anello anticoncezionale agisce come la pillola, rilasciando un bassissimo dosaggio di ormoni che impedisce l’ovulazione. È utilizzato da moltissime donne per i suoi numerosi vantaggi, di seguito elencati:

  • Altissima sicurezza contraccettiva (oltre 99%);
  • Gli ormoni rilasciati dall’anello contraccettivo passano rapidamente nel circolo sanguigno, essendo la mucosa di rivestimento vaginale  particolarmente sottile e ricca di vasi sanguigni;
  • A differenza della pillola contraccettiva, l’anello vaginale, non prevede il primo passaggio tramite il fegato, né attraverso il tratto gastrointestinale: in tal modo, la sicurezza anticoncezionale è assicurata anche in caso di diarrea e vomito;
  • Durante il rapporto sessuale, l’anello vaginale è impercettibile, sia dalla donna che dal partner, infatti uno studio ha dimostrato che solo i partner che sanno che la donna usa l’anello lo percepiscono.
  • In genere, non provoca modificazioni ponderali;
  • Assicura una regolare ritmicità mestruale, ne riduce il flusso ed il dolore.
  • Riduce i casi di dimenticanza (notevolmente più frequenti nel caso d’assunzione della pillola);
  • Metodo contraccettivo efficace, comodo ed estremamente semplice da applicare e togliere;
  • Probabilità di nausea ed emicrania  e spotting molto bassa.

Svantaggi (1)

Purtroppo, non esiste alcun metodo contraccettivo completamente privo di effetti collaterali e controindicazioni. Se da un lato i vantaggi dell’anello anticoncezionale sono molteplici, dall’altro non possono quindi mancare alcuni effetti indesiderati.
I possibili effetti collaterali dell’anello anticoncezionale sono pressoché identici a quelli derivanti dall’utilizzo della pillola.

  • L’anello potrebbe favorire l’instaurarsi di infezioni batteri.
  • Potrebbe provocare dispareunia (dolore durante i rapporti), in particolare nei primi mesi d’applicazione.
  • Altri effetti comuni sono la modulazione dell’umore, irritabilità, diminuzione del desiderio sessuale, tensione mammaria e  leucorrea.
  • Eventualità rara, seppur possibile, la percezione del dispositivo da parte del partner durante il rapporto.
  • Quando i disturbi persistono oltre i primi 2/3 mesi dall’utilizzo dell’anello, è bene consultare il medico.
  • L’anello vaginale non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Controindicazioni

Come per tutti i metodi contraccettivi ormonali, l’anello dev’essere prescritto dal medico, dopo un accertamento dello stato di salute della paziente: l’anello contraccettivo non deve mai essere utilizzato dalle donne affette da trombosi venosa, arteriosa, angina pectoris, tumori (pregressi o in atto), emorragie vaginali, disturbi epatici. Inoltre, qualora la donna fosse ipersensibile ad un principio attivo o ad un eccipiente, l’utilizzo dell’anello è sconsigliato.
Proprio come per la pillola, l’utilizzo di alcuni farmaci (es. alcuni antibiotici, antidepressivi, inibitori della proteasi -es. ritonavir-, farmaci antiepilettici come la fenitoina, il primidone, la carbamazepina e i farmaci con Hypericum perforatum, potrebbe compromettere l’efficacia contraccettiva dell’anello: nel caso di assunzione temporanea di questi farmaci, è consigliato l’utilizzo di un metodo barriera come il preservativo).

Anche l’anello (come tutti i farmaci estroprogestinici) è sconsigliato nelle pazienti fumatrici in quanto aumenta il rischio di trombosi.

Bibliografia:

Ciao a tutte, sono Elisa Conti, medico chirurgo, specializzata in ginecologia e ostetricia nel dicembre 2006. Dal 2009 al 2019 ho lavorato come dirigente medico nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ ospedale Santo Stefano di Prato. Ora faccio il mio ambulatorio come libero professionista a Prato presso l’Aestetic Medical Care e al Laboratorio Analisi Montegrappa.  A Firenze invece sono al Centro Medico Toscano di Grassina.
Spero di potervi aiutare nelle problematiche femminili legate al ciclo ed a tutto ciò che riguarda la sfera ginecologica.