Amore romantico

L’ amore è un sentimento universale; è parte della natura umana

“Amore romantico. Amore ossessivo. Amore appassionato. Infatuazione. Chiamatelo come volete, ma da sempre uomini e donne di ogni epoca e di ogni cultura sono stati stregati, agitati, confusi da questa forza irresistibile. L’ amore è un sentimento universale; è parte della natura umana. E’ una magia che ci colpisce sempre allo stesso modo”

Una delle prime cose che accade quando ci si innamora è che si avverte un profondo cambiamento di consapevolezza: l’ “oggetto del proprio amore” assume quello che gli psicologi definiscono “un significato speciale”. La persona amata diventa unica e più importante di ogni altra cosa. Il Romeo di Shakespeare espresse questo sentimento con una frase molto succinta, dicendo della sua adorata “Giulietta è il sole”. Prima che la relazione diventi amore romantico, ci si può sentire attratti da varie persone, si può focalizzare l’attenzione ora sull’uno ora sull’altro. A un tratto si comincia a concentrare l’interesse su una persona soltanto. Emily Dickinson definì questo mondo privato il “Regno di te”. Questo fenomeno è connesso all’incapacità degli esseri umani di provare passione romantica per più di una persona alla volta. La persona innamorata comincia anche a fantasticare, persino ad esaltare aspetti insignificanti della persona adorata. “Gli innamorati in preda alla passione riescono ad amare le loro dame anche per i loro difetti” chiosava Molière. Ed è vero. Alcuni arrivano ad amare la persona amata anche per i suoi difetti. Gli innamorati perdono la testa al pensiero delle qualità dei propri amanti e trascurano in maniera eclatante la realtà. Vedono la vita attraverso una lente rosa. Ecco ciò che gli psicologi definiscono “effetto mente rosa”. Virginia Woolf descrisse con parole vivide questa visione miope della vita : ”L’amore… è soltanto un’illusione. Una storia che si crea nella propria mente su un’altra persona. E tutto il tempo si è coscienti che non è vera, ma si fa sempre in modo da distruggere l’illusione”.